Storia della CPU: dalle origini ai giorni nostri

La storia delle CPU ha origini ben prima dei microprocessori. I primi calcolatori elettronici erano macchine elettromeccaniche che utilizzavano relè, tubi a vuoto e schede perforate.

  • 1936 – Macchina di Turing: Alan Turing teorizza un modello astratto di calcolatore, la “macchina di Turing”, base concettuale per le CPU moderne.
  • 1941 – Z3 di Konrad Zuse: Considerato il primo computer elettromeccanico programmabile e funzionante.
  • 1946 – ENIAC (USA): Uno dei primi computer completamente elettronici, pesava 30 tonnellate e occupava una stanza intera.

In questa fase non esistevano CPU come le conosciamo oggi, ma solo circuiti dedicati a funzioni specifiche. Le operazioni erano sequenziali e rigide.

2. L’Età del Silicio e dei Transistor (anni ‘50–‘60): Nascita del Concetto di CPU

  • 1947 – Invenzione del transistor (Bell Labs): Cambia radicalmente l’elettronica. Più piccoli, veloci e affidabili dei tubi a vuoto.
  • 1955–1960 – Computer mainframe: Le CPU diventano unità distinte nei grandi sistemi IBM, come il IBM 701 e il System/360, dove il termine “CPU” comincia a essere usato.

Questi sistemi erano programmabili e introducevano concetti come registri, unità di controllo, ALU — elementi ancora presenti nelle CPU moderne. Tuttavia, erano grandi, costosi e usati solo da enti governativi, università e grandi aziende.

3. L’Era del Microprocessore (anni ‘70): La Rivoluzione su un Chip

La vera rivoluzione arriva con l’invenzione del microprocessore: una CPU intera miniaturizzata in un singolo chip di silicio.

  • 1971 – Intel 4004: Il primo microprocessore commerciale, a 4 bit, progettato per calcolatrici. Conteneva 2.300 transistor.
  • 1974 – Intel 8080: La CPU che alimentò i primi computer hobbistici (come l’Altair 8800), diventando uno standard.
  • 1975 – MOS 6502 e Zilog Z80: Economici e performanti, furono alla base di molte console e home computer (Commodore 64, NES, Apple I e II).

Questa è l’epoca dei personal computer, e la CPU diventa un componente accessibile al grande pubblico.

4. La Guerra dei Bit (anni ‘80): 8, 16 e 32 Bit

Negli anni ‘80, la corsa all’innovazione portò a una rapida espansione delle architetture CPU:

  • Intel 8086 (1978) → architettura x86 a 16 bit, da cui deriveranno quasi tutte le CPU per PC per i 40 anni successivi.
  • Motorola 68000 (1980): Utilizzato nei Macintosh, Amiga, Atari ST.
  • ARM (1985): Nasce l’architettura RISC britannica, molto efficiente, destinata a dominare i dispositivi mobili decenni dopo.

La guerra dei bit segna anche l’avvento dei sistemi operativi multitasking e del concetto di pipeline per aumentare la velocità di elaborazione.

5. Gli Anni ‘90: Frequenze, Cache e Supremazia Intel

Negli anni ’90 assistiamo alla rapida accelerazione tecnologica, spinta anche dal boom dei PC:

  • Intel 80486 (1989) e Pentium (1993): Introducono unità di esecuzione multiple, cache L1/L2 e prestazioni rivoluzionarie per l’epoca.
  • AMD e Cyrix: Entrano nel mercato offrendo alternative competitive, creando una vera guerra di mercato.
  • 1999 – Intel Pentium III con SSE: Si iniziano a inserire istruzioni multimediali, per ottimizzare giochi, video e audio.

L’attenzione si concentra su clock rate e IPC (istruzioni per ciclo). Si supera il GHz di frequenza di clock nel 2000.

6. Anni 2000: Multicore e Fine della Corsa ai GHz

Con la crisi del calore e dei consumi energetici, si rallenta la corsa al clock e si introduce il multicore:

  • 2005 – Intel e AMD introducono le prime CPU dual-core per desktop.
  • 64 bit diventa standard, soprattutto grazie ad AMD (con l’architettura x86-64).
  • Virtualizzazione, HyperThreading, cache avanzate e nuovi bus (come QPI, HT) diventano comuni.

Le CPU diventano più intelligenti che veloci: l’ottimizzazione architetturale supera l’aumento puro della frequenza.

7. 2010–2020: L’Epoca dell’Ibrido e Mobile

Questa decade è segnata da tre eventi fondamentali:

  1. Mobile First: Le CPU ARM dominano smartphone e tablet. Apple, Qualcomm, Samsung e MediaTek guidano il settore.
  2. Integrazione GPU + CPU: Nascono gli APU, in cui la GPU è integrata direttamente nel die.
  3. Rivincita AMD (2017): Con la linea Ryzen, AMD ritorna competitiva, superando Intel in diversi ambiti.

Nel mondo mobile, i SoC come Apple A-series e Qualcomm Snapdragon diventano incredibilmente potenti, spesso superando le CPU desktop in efficienza.

8. Dal 2020 in poi: AI, Apple Silicon e il Futuro

Negli anni recenti assistiamo a un’evoluzione radicale della CPU:

  • Apple M1 (2020): Apple abbandona Intel per chip ARM progettati internamente, segnando una svolta nell’informatica personale.
  • CPU + NPU: Le nuove CPU integrano Neural Processing Units, per gestire carichi di lavoro di intelligenza artificiale in locale.
  • Chiplet e architettura 3D: AMD lancia CPU modulari (chiplet), Intel segue con Foveros. Si impilano chip su chip.
  • ARM vs x86: ARM diventa una vera alternativa anche per PC e server.

Verso il Futuro: CPU Quantistiche, Neuromorfiche e Oltre

Il futuro delle CPU è segnato da frontiere tecnologiche ancora in fase di esplorazione:

  • Computing quantistico: Promette prestazioni esponenziali, ma siamo ancora lontani dalla sostituzione delle CPU tradizionali.
  • Architetture neuromorfiche: Ispirate al cervello umano, ideali per AI e apprendimento automatico.
  • Materiali avanzati: Come grafene e nanotubi, che potrebbero sostituire il silicio.

Conclusione

La CPU ha attraversato una straordinaria evoluzione, da macchine grandi come stanze a chip più piccoli di un’unghia. In ogni fase storica, ha riflesso le esigenze della società e le innovazioni del momento, passando dalla potenza pura all’intelligenza, dalla centralizzazione al parallelismo. Oggi è un componente “ibrido”, sempre più integrato con AI, GPU, e altre funzioni, e continuerà ad adattarsi alle sfide future dell’informatica.

di Laura

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *